La giovane regista trentina Erica De Pieri di Novaledo ha presentato il suo nuovo film mercoledì 21 maggio a Borgo Valsugana. Una pellicola realizzata in collaborazione con Cecilia Bozza Wolf di VergotFilms e con il sociologo dell’Università di Trento Christian Arnoldi, che l’hanno accompagnata nel percorso di mentorship voluto e promosso dalla Fondazione Valtes, che è anche produttrice del film.
Il documentario racconta il rapporto di tre ragazze con il territorio della Valsugana, esplorando da un punto di vista relazione e sociologico la dinamica tra casa, radici e identità. Un viaggio che tocca temi profondi legati alla crescita, al legame con il luogo d’origine, alle sfide del presente e alla programmazione del futuro. Temi particolarmente sentiti soprattutto dalle nuove generazioni, che sentono di dover mettere delle radici, magari piccole, nel territorio che il ha visti nascere e crescere, ma con un orizzonte ben più ampio, abbracciando spazi e tempi nuovi, in una sfida continua fra opportunità e rischi in un percorso di crescita che li vede comunque protagonisti.
La serata è stata introdotta dal presidente della Fondazione Valtes, Stefano Modena, che ha sottolineato il ruolo di Valtes quale ente a supporto delle ambizioni e dei desideri delle nuove generazioni, non solo con questa borsa, che sarà ripresentata anche per il 2025 (nei prossimi giorni la pubblicazione del bando), ma anche con il supporto al quarto anno all’estero, oltre che con una serie di progettualità proprie (Le Officine della Fondazione Valtes, gli Alfieri del Territorio) volte proprio a dare valore a idee e proposte di qualità, per una crescita individuale che diventa anche occasione di sviluppo di una comunità. “Disegnare un percorso concreto rivolto alle aspirazioni dei nostri giovani: questo il supporto che Valtes può e vuole dare – commenta Modena – per una crescita individuale che si fa di per sé stessa opportunità di crescita comunitaria, nella misura in cui la persona decide di spendere sul territorio i propri talenti. La nostra ambizione è proprio quella di offrire ai nostri giovani occasioni concrete per realizzare i propri sogni, le proprie aspirazioni. Non una risposta ai bisogni, quanto piuttosto una sollecitazione a pensare in grande, a fare della propria vita un capolavoro. Di questo capolavoro ne beneficeremo tutti, oggi ma soprattutto in futuro”.