È stata approvata dalla Giunta provinciale di Trento il disegno di legge di assestamento di bilancio di previsione 2025-2027 della Provincia. Adesso il ddl sarà trasmesso alle commissioni consiliari competenti, e poi al Consiglio provinciale, per l’iter di approvazione.
Oltre alle risorse per i rinnovi contrattuali del comparto pubblico (con l’obiettivo di aumentare del 6% le retribuzioni già nel 2025), la Giunta – in continuità con i precedenti interventi in materia – ha elevato l’estensione dell’addizionale Irpef portandola a 30mila euro per tutti (anche per chi non ha figli a carico) e confermando per chi ha redditi superiori, fino a 50mila euro, la detrazione di 246 euro per ciascun figlio.
Viene ridotta l’aliquota Irap di un ulteriore 0,68%, portando al 2%, per le imprese che adottano, rinnovano o integrano contratti di primo o secondo livello che prevedono miglioramenti retributivi per i dipendenti.
Di carattere strutturale l’intervento di incentivo alla natalità che va a incidere sul terzo figlio, sostituendo il bonus e accorpando le precedenti misure sul tema. Una misura che nelle scorse settimane ha fatto discutere anche all’interno della maggioranza, sollevando la contrarietà dell’assessora in quota Fratelli d’Italia Francesca Gerosa. Con la misura si introduce un assegno di 400 euro mensili per 10 anni per i nuclei che decidono di avere il terzo figlio e hanno un Icef inferiore a 0,4. Importo che diventa di 250 mensili sempre per 10 anni per i nuclei con Icef sopra lo 0,4 oppure che non presentano dichiarazione. Questo si coniuga con un aspetto che attiene al lavoro. “Vengono previsti 200 euro mensili ulteriori – ha precisato Spinelli – per le madri che, al compimento del terzo anno di vita del figlio, si attivano o riattivano nel mercato dell’occupazione. Una misura di politica attiva del lavoro”.