La politica o la si fa o la si subisce. Questo il filo rosso con il quale si è dato avvio alla Summer School EduCare, oggi per essere futuro. Sabato 19 luglio i 40 partecipanti hanno approfondito la figura di uno dei padri fondatori dell’ideale europeo, Alcide De Gasperi, in dialogo con Marco Odorizzi, direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi.
Presso il Palazzo Geremia del comune di Trento si è parlato dell’importanza di prendersi il rischio personale di “esserci”, offrendo il proprio contributo al bene comune. Un percorso a volte tortuoso pieno di ostacoli e di incertezze, tra molti sterili tentativi che invece di unire dividono. Infatti, “c’è più merito a unire che a dividere”, ha ricordato Odorizzi.
“Il senso della vocazione non è scegliere dove si vuole arrivare, è piuttosto trovare il proprio posto nel contesto che si è venuto a creare”, ha affermato Odorizzi facendo riferimento alla scelta della propria strada.
Come storico ha indicato che per lui il passato è entrare in relazione, sottolineando che “siamo il prodotto degli incontri che abbiamo fatto”. Così ha messo in rilievo la profonda connessione che lega gli esseri umani, e che permette di trovare dei frammenti di sé anche in persone completamente diverse da noi.
L’impegno politico orientato al bene comune è l’esempio che De Gasperi ha lasciato in eredità, un’azione che richiede la responsabilità di scegliere da soli ma non solo per sé. Perché sebbene nessuno sia indispensabile, il mondo ha bisogno della dedizione di ognuno di noi. “Ispiratevi a De Gasperi, ma quello che importa è che il sentiero sia il vostro: ognuno ha la sua storia da scrivere”, ha concluso Odorizzi.