Il Palio della Brenta è l’evento più sentito tra i borghesani, che in sei giorni di festa rivivono goliardicamente le anticamente rivalità tra le due contrade, quella dei Farinoti, i benestanti, e quella dei Semoloti, i contadini. Al termine delle prove, domenica 27 luglio alle 22.30 i giudici assegneranno l’ambito Palio.
Ma il tema della storia rivive in tutte le proposte che si susseguono da martedì 29 luglio fino a domenica 3 agosto: letture di fiabe medievali per bambini, sei spettacoli in costume tra cui la rievocazione storica della guerra rustica, i cortei delle contrade e gli spettacoli degli sbandieratori. Ad accompagnare il tutto, la variegata offerta della taverna del palio e del tendone gastronomico. Nel fitto calendario di appuntamenti, momento imperdibile è il grande corteo storico del Palio dela Brenta, domenica alle 18.30, che vedrà oltre 300 figuranti delle due fazioni sfilare per le vie del centro.
Il Palio dela Brenta vive dell’entusiasmo dei volontari della Pro Loco di Borgo Valsugana, organizzatrice dell’evento, ma soprattutto della sentita partecipazione di tutti i borgaroli, che ancora oggi sono saldamente legati alla tradizione delle loro contrade. Il paese di Borgo è infatti tuttora diviso in due dal Fiume Brenta tra la parte verso Castel Telvana, più ricca, detta “Farinoata” , e quella verso la Chiesa di Sant’Anna e verso i campi, la “Semolota”.
“Nato per gioco 40 anni fa, il palio oggi è diventato strumento per scavare nella nostra storia e attualizzarla”, spiega il presidente della Pro Loco di Borgo Valsugana Giacomo Nicoletti. “La storia del palio – aggiunge la sindaca di Borgo Martina Ferrai – è una storia di comunità. Nei suoi 40 anni è cresciuto l’interesse verso questo evento che si è delineato sempre meglio come momento di focus sul nostro passato, che è stato investigato in modi diversi: con la rievocazione quest’anno della guerra rustica, ma anche con la cura per il confezionamento degli abiti, realizzati artigianalmente dalle sarte su antichi modelli, come per i giochi che costituiscono le disfide. La cultura e la storia si sono trasformate in evento largamente partecipato e vero e proprio collante sociale”.