Dalla Corea del Sud per conoscere le esperienze di gestione dell’orso in Trentino

Sono venuti in Trentino fin dalla Corea del Sud alcuni tecnici operanti nell’ambito faunistico, per conoscere da vicino le esperienze, i risultati e le prospettive nella conservazione e gestione dell’orso messe in atto dagli esperti dei Servizi Faunistico e Foreste della Provincia autonoma di Trento. La visita in corso in questi giorni rappresenta un momento di scambio reciproco: già nel 2024, infatti, i responsabili del Trentino erano stati invitati in Corea del Sud per approfondire da vicino l’esperienza locale di gestione dell’orso.

La Corea del Sud ha avviato il proprio programma nel 2004 – e proseguito fino al 2020 – reintroducendo 51 esemplari di orso nero asiatico, provenienti da Cina, Corea del Nord e Russia. Il progetto di conservazione ha consentito la crescita del numero di esemplari fino a raggiungere oggi gli 89 individui. In Trentino, tra il 1999 e il 2002 sono stati reintrodotti dalla Slovenia 10 orsi bruni. Oggi la popolazione è cresciuta fino a superare i 100 esemplari, secondo le stime del Rapporto Grandi carnivori 2024. Va ricordato che si tratta di due specie differenti: l’orso nero asiatico, infatti, ha dimensioni generalmente più contenute rispetto all’orso bruno.

Durante la visita, i rappresentanti coreani hanno espresso particolare interesse per le misure di prevenzione adottate dalla Provincia a sostegno degli allevatori: dalle recinzioni elettrificate ai cani da guardiania, fino ai contributi dedicati. Un altro tema condiviso riguarda la sicurezza di chi frequenta i boschi: sia il Trentino sia la Corea del Sud ritengono fondamentale promuovere opportune modifiche legislative per autorizzare l’utilizzo del bear spray, uno strumento ritenuto utile in situazioni di emergenza.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina