Ultimi giorni di programmazione all’Oriente Occidente Dance Festival

Si avvia verso l’ultimo giorno di programmazione l’edizione numero 45 dell’Oriente Occidente Dance Festival, che chiude la rassegna con un ricco programma tra danza, approfondimento e circo contemporaneo.

Oggi, venerdì 12 settembre, alle 18 in Piazza Urban City, Rovereto, va in scena Yè! OFF di Karfalla Camara / Circus Baobab (Nuova Guinea), un estratto dello spettacolo che sarà poi all’Auditorium Melotti sabato sera per la chiusura del Festival: danza, musica e acrobazie circensi si fondono oggi con la vitalità dello spazio urbano. Alle 18, alla Sala conferenze del Mart, Storie della fine propone la proiezione del film Polvo serán di Carlos Marques-Marcet, con coreografie di Marcos Morau, preceduta dall’incontro con Marco Cappato. in dialogo con Simone Casalini, direttore de Il T Quotidiano. Il film racconta la storia di Claudia e del compagno Flavio, uniti da un amore profondo e costretti ad affrontare la malattia di lei fino al ricorso al suicidio assistito in Svizzera: un’opera intensa che alterna commedia, dramma e musical. Il film ha ottenuto la nomination ai Premi Goya per il miglior attore protagonista (Alfredo Castro) ed è stato premiato alla Festa del Cinema di Roma nella categoria “Miglior attrice” per l’interpretazione di Ángela Molina. Al MART, alle 19.30 e alle 21, Sofia Nappi / Komoco, tra le voci più originali della nuova coreografia europea, presenta The Fridas, duetto ispirato al celebre dipinto di Frida Kahlo Las dos Fridas. Interpretato da Adriano Popolo Rubbio e Paolo Piancastelli, lo spettacolo esplora il tema del doppio e della fragilità con gesti intensi e delicati, accompagnati dalla chitarra di Toto Espinoza e dalle voci di Chavela Vargas e Frida Kahlo. La giornata si chiude al Teatro Zandonai alle 20.30 con la prima nazionale di Último helecho, coproduzione del Festival firmata da Nina Laisné, François Chaignaud e Nadia Larcher (Francia/Argentina). Ispirato al Codice di Trujillo (1782-1788), lo spettacolo unisce melodie antiche, danze popolari e rituali andini con strumenti tradizionali come charango, arpa e ottoni, in un viaggio sensoriale tra creature misteriose e ritmi sudamericani.

Infine domani, sabato 13 settembre, l’ultima giornata di Festival comincerà alle 11, al Teatro Zandonai di Rovereto, si terrà la presentazione del 21° Rapporto annuale Federculture – Impresa cultura, il volume che fa il punto sullo stato del sistema culturale italiano, attraverso dati aggiornati su consumi, finanziamenti, occupazione, turismo, e propone analisi ragionate sulle politiche, le criticità e le prospettive di crescita della cultura in Italia. In questa edizione presenta un focus sul turismo culturale. Tutti gli organi di stampa sono invitati alla presentazione che si concluderà con un momento di conferenza stampa di chiusura della 45esima edizione di Oriente Occidente e una notizia per guardare al futuro.

Nel pomeriggio, alle 17 al Foyer del MART, è in programma la restituzione pubblica del laboratorio La Veronal Studio, con le allieve e gli allievi di SummerLab. Dopo un warm up, l’affondo è stato dedicato a un brano di Sonoma, spettacolo iconico della compagnia, firmato da Marcos Morau, che ha debuttato proprio a Oriente Occidente nel 2020. Un’occasione preziosa per i partecipanti al laboratorio che hanno potuto immergersi nel metodo e negli strumenti espressivi di uno dei più influenti coreografi del panorama internazionale. A seguire, alla Sala Conferenze del MART, continua il viaggio nell’universo creativo di Morau con un talk in cui l’artista dialogherà con la direttrice di Danza&Danza Marilù Buzzi.

La giornata, e l’intero Festival, si chiudono alle 20.30, all’Auditorium Melotti, con la prima nazionale di Yé! di Kerfalla Camara / Circus Baobab (Nuova Guinea), compagnia guineana che ha rivoluzionato l’arte circense in Africa Occidentale dove il circo è una disciplina relativamente recente. Composta da tredici giovani artisti, Circus Baobab ha iniziato la propria esperienza senza attrezzature né tappeti di sicurezza, allenandosi all’aperto, tra strada e mare, sviluppando un linguaggio fisico autentico e originale. In Yé!, il cui titolo significa “acqua” in nigeriano, il tema centrale è la crisi idrica in Guinea e nel mondo. Sul palco si uniscono spettacolo e virtuosismo acrobatico a una forte poetica di impegno civile, sensibilizzando il pubblico sui grandi temi ambientali con la potenza e la freschezza del circo africano. La regia è di Damien Drouin, con le acrobazie curate da Yann Ecouvre.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina