A Trento si sono svolti gli “Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e i Disturbi del Neurosviluppo”, promossi da Anffas nazionale in collaborazione con Anffas Trentino, e patrocinati dalla Provincia autonoma di Trento, dal Consiglio provinciale e dal Comune di Trento.
Gli Stati Generali, ha affermato l’assessore alla salute Mario Tonina, “rappresentano un tassello fondamentale nel percorso che l’Italia ha intrapreso per la riforma della disabilità. La riforma vedrà il Trentino protagonista nella fase di sperimentazione che inizierà a breve. È una sfida che accogliamo con senso di responsabilità e con la certezza di poter contare su una rete di competenze istituzionali, professionali e del Terzo Settore capace di lavorare insieme. Non si tratta soltanto di riorganizzare i servizi, ma di un vero cambio di prospettiva: vogliamo semplificare l’accesso ai servizi e garantire alle persone con disabilità il pieno riconoscimento dei loro diritti civili e sociali”.
“C’è molta fiducia e speranza verso l’avvio della sperimentazione della riforma sulla disabilità”, gli ha fatto eco la presidente di Anffas Trentino Claudia Morelli. “Un importante passo prima di tutto culturale, che non può essere però un modello calato dall’alto, ma deve risultare il frutto di un rapporto dialogico con Istituzioni e Terzo settore”. La presidente ha quindi portato i numeri di Anffas Trentino, che sul territorio “si prende cura di oltre 1.000 persone con disabilità di ogni età e con differenti bisogni, collocate in 41 sedi operative distribuite nelle nostre valli”, mentre l’impegno di Anffas nei “servizi residenziali è rivolto ad oltre 260 persone”; in totale l’associazione può contare sul “prezioso lavoro di 652 collaboratori e 236 volontari”.
Dall’arcivescovo monsignor Lauro Tisi è arrivato un forte messaggio contro la discriminazione e la guerra: “Anffas è uno straordinario inno alla bellezza dell’umano, perché ha la concretezza di operatori, volontari, famiglie, ragazzi e ragazze che mostrano il meglio dell’umanità. In un tempo segnato da disumanità e guerre, costruire un mondo attorno, assieme a chi fa fatica, lo rende un posto migliore per tutti: Anffas è un seme gettato contro questa disumanità“.