A ottobre le iniziative di Anvolt per sensibilizzare contro il tumore al seno

Sta per iniziare il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, e l’Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori (Anvolt) del Trentino ha presentato il suo calendario di iniziative.

Novità di quest’anno, ha spiegato la presidente Elisa Zeni, è la “pizza rosa”, “una ricetta salutare che dimostra come anche la pizza possa rientrare in una dieta equilibrata, utile sia in percorsi oncologici sia per uno stile di vita sano, che, a partire dal 1° ottobre, sarà proposta presso una pizzeria del capoluogo”.

Il direttore sanitario di Anvolt, Claudio Eccher, ha ricordato come il Trentino sia all’avanguardia nella cura del tumore al seno, e come attraverso la prevenzione primaria si possa diminuire una forte percentuale di malattie: “In Italia lo scorso anno sono stati invitati allo screening 16 milioni di cittadini, ma solo 6 milioni hanno risposto, ebbene dobbiamo calcolare circa 50.000 morti che si sarebbero potute evitare se tutti avessero accettato lo screening”, ha detto.

Lo screening è un’arma fondamentale nella prevenzione del tumore alla mammella. Lo ha ricordato la direttrice della senologia clinica di Apss Marvi Valentini. “Attualmente – ha detto – tutte le donne trentine fra i 50 e i 74 anni ricevono una lettera di invito a cadenza biennale, ad agosto questo invito è stato esteso anche alle 49enni”.

Alla presentazione delle iniziative era presente anche l’assessore provinciale alla sanità Mario Tonina: “La prevenzione è davvero vita: significa adottare sani stili di vita, seguire una buona alimentazione, praticare attività fisica e sottoporsi a diagnosi precoci. Per questo considero fondamentale il tema della nutrizione, parte integrante di ogni percorso di cura. Ci credo così tanto da aver previsto, all’interno del bilancio provinciale, risorse specifiche per sostenere iniziative dedicate alla promozione di stili di vita sani. Oggi la Provincia investe un miliardo e mezzo nella sanità, ma in futuro non basterà se non cambiamo prospettiva. Non possiamo limitarci a rincorrere la malattia: dobbiamo agire prima, rafforzando la prevenzione. Per questo sto lavorando con la Scuola di Medicina e la nascente Azienda sanitaria universitaria integrata del Trentino per creare un’unità complessa che si occupi proprio di questi temi. Vogliamo poi coinvolgere in modo particolare i giovani: la loro sensibilità potrà portare questa cultura della salute nelle famiglie”, ha detto Tonina.

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