Sono tredici gli incidenti mortali avvenuti sui luoghi di lavoro in regione nei primi otto mesi del 2025, tre dei quali in Trentino, secondo i dati dell’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal). Il numero sale a quindici – di cui cinque in provincia – considerando anche quelli avvenuti in itinere, come registrato da Inail.
“Una triste contabilità che, sebbene in flessione, non deve far abbassare la guardia ma stimolare tutti gli attori del territorio ad aumentare gli sforzi con l’obiettivo di azzerare questi dati”, ha commentato il vicepresidente e assessore al lavoro della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli, intervenendo questa mattina (domenica 12 ottobre) a Trento, in Largo Pigarelli, alla cerimonia per la 75esima Giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro organizzata dalla sezione territoriale di Anmila, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.
“Su circa 50mila imprese attive in Trentino – ha proseguito Spinelli – è fondamentale concentrare l’attenzione su quelle che mostrano criticità o difformità, non solo sul piano della sicurezza ma anche su quello contrattuale o organizzativo. Indicatori di questo tipo possono infatti segnalare contesti dove il rischio di incidenti può essere più elevato. Solo attraverso controlli mirati, sinergie tra istituzioni e una formazione continua potremo realmente ridurre, e un giorno azzerare, le morti sul lavoro”.