Il Consiglio provinciale di Trento, oggi riunito alla Campana dei Caduti, ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna l’assemblea a respingere ogni logica di guerra, a sostenere il progetto di pace regionale ed euroregionale, a promuovere la cultura dell’autonomia, a favorire una prospettiva di autonomia e di responsabilità dei cittadini e della sussidiarietà e collaborare con gli enti incardinati del Consiglio e con la Fondazione Campana dei Caduti per condividere momenti di diffusione della cultura della pace e dei valori costituzionali e autonomistici.
Sono 3 milioni i rintocchi segnati dalla Campana dei Caduti dal 1925 ad oggi, ha riferito il reggente Marco Marsilli, che ha accolto i consiglieri provinciali. “La presenza del Consiglio alla Campana – ha detto invece la sindaca di Rovereto Giulia Robol – ha un valore politico enorme e ci spinge a considerare il dolore del mondo e le nostre capacità di cooperare per sollevare chi soffre. Il Trentino ha un tessuto di solidarietà e di volontariato che ha permesso alla nostra terra di risollevarsi dai drammi delle guerre. Un grande lascito che dovrà essere trasmesso ai trentini e alle trentine che verranno”.
“Maria Dolens nacque da questa intuizione potente: di fronte alla violenza e allo smarrimento, le donne e gli uomini di allora seppero invocare riconciliazione e rifiutare le logiche di potenza”, ha ricordato il presidente del Consiglio provinciale di Trento Claudio Soini. “E non è un caso se questa visione, che credo abbia ancora molto da dire al mondo di oggi, sia nata proprio in Trentino. Siamo qui per riaffermare il valore di una cultura che costituisce la fibra più profonda del nostro popolo: la cultura della pace”.