Ognissanti, monsignor Tisi: “Stiamo smarrendo la bellezza di essere comunità”

Credit: Gianni Zotta

“Senza accorgercene stiamo smarrendo la bellezza di essere comunità, la gioia di vivere con gli altri”. Sono le parole pronunciate dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi per l’omelia della Giornata di Ognissanti, sabato primo novembre, al cimitero di Trento. “La solennità di Tutti i Santi, nella memoria viva di chi ci ha lasciato, può essere una provvidenziale occasione per respirare la forza dirompente del camminare insieme”.

“Il gusto del sentirsi comunità è legato a filo doppio alla scoperta dell’altro come gioia e chance. Finché l’altro è competitor o addirittura il tuo avversario, è difficile immaginare comunità”, ha proseguito l’Arcivescovo. “Nulla può scalfire il ricordo struggente e addolorato dei volti amati, spesso prematuramente scomparsi dai nostri occhi: un figlio o una figlia, un amico, il proprio padre o la propria madre. Quel dolore dice, più di ogni altro dato, che il legame con l’altro è l’elemento decisivo e costitutivo della vita, al di là del nostro credere o meno. Mi permetto di annotare: la vita viene sempre prima delle idee. Questo dolore che non s’acquieta porta a varcare il guado della morte nel desiderio di non lasciar svanire il volto di chi ti ha amato”.

“Chiediamo il dono di sentire – ha concluso monsignor Tisi -, come ci indica la prima Beatitudine, la gioia di scomparire per far comparire l’altro. Da questa gioia scaturisce la capacità di non permettere alle lacrime e al dolore di avere l’ultima parola. La gioia della mitezza che si fa parola disarmata e disarmante, esultando per il bene dell’altro. La passione per la giustizia. Un cuore libero da secondi fini, premessa all’esperienza della pace. L’amore, più forte della morte“.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina