Ex Artigianelli di Pergine, al loro posto anche un’area riservata ai depositi museali

Il futuro dell’area dell’ex complesso Artigianelli a Susà di Pergine Valsugana è stato al centro dell’incontro che si è svolto lunedì 3 novembre nella sala frazionale. Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e l’assessore al patrimonio Simone Marchiori sono stati accolti dal sindaco di Pergine Marco Morelli e dal vicesindaco Giovanni Monsorno. Tra i relatori anche il dirigente generale dell’Unità di missione strategica Patrimonio e trasporti Mauro Groff e il dirigente comunale Luca Paoli. Grande la partecipazione da parte della popolazione e, tra i presenti, anche i consiglieri provinciali Walter Kaswalder e Stefania Segnana oltre a numerosi amministratori locali, tra cui l’ex sindaco Roberto Oss Emer.

“Il percorso per trovare una progettualità nuova e condivisa per la riqualificazione dell’area ex Artigianelli è partito nella scorsa legislatura”, ha precisato Fugatti. “Si tratta di un edificio con una grande valenza storica e culturale per la comunità di Pergine e di Susà, da tempo in una situazione di degrado. Come Provincia stiamo investendo quasi 2 milioni di euro per la sua demolizione, con i lavori che interesseranno tutto il 2026. Questa serata interlocutoria con Comune e frazione è importante per fare il punto sulla situazione attuale ma anche per raccogliere le progettualità della popolazione, del Comune e metterle insieme alle nostre”.

“Pensiamo di utilizzare una parte dell’area attualmente occupata dal complesso per dei depositi museali che possano anche prevedere forme di apertura al pubblico: non semplici volumi in cui stipare documenti, collezioni ed oggetti dei nostri musei ma dei luoghi di cultura”, gli ha fatto eco l’assessore Marchiori. “Abbiamo un patrimonio enorme legato alle nostre radici ora rinchiuso in strutture in locazione che non sono nate per questo scopo”.

Ad inizio 2026 si partirà con la demolizione dell’ex complesso Artigianelli. I tempi previsti per l’esecuzione dei lavori sono di 365 giorni. “Si tratta di un’area molto vasta su cui la Provincia, come proprietaria, ha idee e legittime aspettative di cosa realizzare – ha osservato il sindaco Morelli -. Come Comune chiediamo da un lato che le funzioni e le volumetrie siano compatibili con la frazione e la sua viabilità e dall’altro un’eventuale cessione di aree su cui Comune e frazione decideranno cosa fare”. Su questo punto, il presidente della Provincia di Trento ha ricordato che il volume di cui la Provincia necessita per i propri spazi di archiviazione è ben inferiore a quello attuale, e ribadito quindi la volontà di lasciare spazio per le esigenze del territorio.

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