Dopo diciassette anni di ricerca tra le vette e le ferite del paesaggio alpino, dal 29 novembre al 14 giugno 2026 Claudio Orlandi porta al Museo Alto Garda (MAG) di Riva del Garda il corpus completo di Ultimate Landscapes, progetto fotografico d’arte che indaga la metamorfosi dei ghiacciai in un tempo di crisi climatica. Un racconto visivo che attraversa le Alpi dal Presena alla Marmolada, trasformando i segni dell’uomo – i teli geotessili stesi a protezione del ghiaccio – in simboli di un gesto ambivalente, sospeso tra cura e accanimento, tra difesa e illusione.
La curatela è di Matteo Rapanà e Alessia Locatelli. Fin dal 2008 Orlandi esplora i ghiacciai delle Alpi costruendo un linguaggio che fonde documentazione e visione estetica. Le sue immagini non si limitano a registrare il ritiro del ghiaccio, ma ne svelano la complessità attraverso dettagli che diventano materia narrativa: pieghe, strappi, cuciture dei teli artificiali si confondono con la trama naturale del ghiaccio, generando forme quasi astratte, ma intrise di senso. In questi paesaggi estremi, ciò che emerge è la fragilità del rapporto tra uomo e natura, la tensione tra conservazione e controllo, tra la volontà di salvare e quella – forse inconsapevole – di perpetuare un modello non più sostenibile.
In occasione della mostra, la narrazione fotografica di Claudio Orlandi incontra l’installazione sonora creata dal sound designer Alessio Mosti che si fa “voce” dello stesso ghiacciaio, suono fisico dello sgretolamento registrato, ripetuto e reso musica.