Fra arte e storia

Proseguono i lavori di restauro all'interno delle chiese di San Felice da Nola e di Sant'Anna: due perle architettoniche che giorno dopo giorno stanno acquistando nuova luce e nuova vita

Sulla collina di Pressano, nel cuore del paese, affacciata sulla piana rotaliana si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Felice da Nola, santo e patrono della comunità (commemorato il 14 gennaio) che visse nella prima metà del III secolo. In questa cornice suggestiva uno staff di restauratori, dalla fine di gennaio 2014, sta lavorando al ripristino del patrimonio artistico-architettonico della parrocchiale e della vicina chiesetta di Sant’Anna, detta anche della Madonna del Caravaggio.

Il team appartiene al consorzio ARS (conservazione restauro di beni culturali) di Trento ed è diretto da Carlo Emer e Lucio Ferrai, responsabili della ditta E.F.P. Il direttore dei lavori è l’architetto Giulia Gentilini mentre il progetto tecnico è stato affidato all’architetto Michele Anderle. Tale intervento ha beneficiato del contributo finanziario della PAT, Soprintendenza ai beni storico-artistici (214.385 euro) e il progetto è seguito da Ermanno Tabarelli de Fatis, esperto del servizio beni culturali.

Oggetto delle attività di restauro sono superfici affrescate, decorazioni, dipinti su tela e arredi in legno, che, grazie all’abilità del giovane team, stanno acquistando una rinnovata impronta artistica ed estetica. Occorre tanta pazienza, precisione, ricerca dei dettagli e conoscenza dei materiali. Lo sanno bene Sonia Bertolini, Marilla Catalani, Marta Albertini, Lorenza Chini, Stefano Gentili ed Elisa Turani, il team di restauratori che da sette mesi è impegnato nelle operazioni interne ai due edifici sacri.

Si tratta di due luoghi di fede che da sempre rappresentano un punto di riferimento spirituale per la comunità di Pressano. Nella chiesa di San Felice da Nola, che dalla collina domina la valle dell’Adige, il gruppo di lavoro sta effettuando la rifinitura degli affreschi e il ripristino degli arredi, realizzati dall’artigiano Martino Miler, interni alla Sacrestia. Le decorazioni ad affresco (“La cacciata di Eliodoro dal tempio”, “La fede” e altre ancora) sono state eseguite dal pittore Gioacchino Mayer nel 1758.

Ciò che stupisce è l’armonia che regna tra gli arredi e il decoro. “Tutto è incastonato perfettamente”, spiega Carlo Emer. “Ci siamo stupiti anche della tecnica d’affresco utilizzata dal Mayer, che ha impiegato l’intonaco per far in modo che l’affresco mantenga le sue caratteristiche originali nel tempo”. L’interno della Sacrestia è una continua scoperta di particolari. Come fa notare Emer, sulla parete nord si scorgono due angeli che sostengono i frammenti di un antico cartiglio. L’iscrizione completa è stata frutto di un’accurata ricerca da parte di don Vittorio Zanotelli, parroco di Lavis e Pressano. La dicitura è “Cor mundum crea in me, Deus,et spìritum rectum ìnnova in viscèribus meis” ovvero “Crea in me un cuore puro, o Dio, rinnova in me uno spirito saldo”, tratto da un versetto del salmo 50 (51), versetto 12.

All’uscita della Sacrestia, ci accoglie un enorme affresco collocato sulla parete della navata sinistra; da qui si accede anche alla Cappella della Madonna del SS.Rosario, progettata da Giuseppe Alberti, ricca di marmi, pitture e stucchi. “A breve cominceranno i lavori di restauro anche di quest’opera”, spiega l’architetto Gentilini.

Altro fiore all’occhiello della comunità è la vicina chiesetta di Sant’Anna custode di opere pittoriche e lignee pregiate appartenenti al patrimonio artistico della chiesa di Pressano. All’interno di questo piccolo ambiente, Elisa Turani e Stefano Gentili, stanno completando il ripristino dell’antico altare maggiore scolpito nel legno e il prezioso Crocifisso ligneo cinquecentesco che si trova sull’altare della navata sinistra della chiesa parrocchiale.

L’antico altare maggiore del XVII secolo, collocato in fondo alla parete custodisce l’antica tavola della Madonna con Bambino. A dare valore aggiunto e integrare le conoscenze storiche della comunità di Lavis e delle sue frazioni c’è anche il prezioso contributo di Andrea Brugnara e Chiara Moser, autori del volume “I luoghi dell’arte e della storia nel comune di Lavis” (2008). Il libro ripercorre, attraverso fatti e descrizioni di luoghi caratteristici l’identità della borgata.

Un capitolo importante è stato dedicato anche alla comunità di Pressano e in particolare ai suoi simboli di fede: la chiesa parrocchiale dedicata a San Felice da Nola e l’adiacente chiesetta di Sant’Anna, dove sono in corso i lavori di restauro, il cui termine è previsto per la fine dell’anno.

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