Orsa del Peller: respinti i ricorsi di animalisti e Ministero

Un’orsa nei boschi del Trentino. Foto ufficio stampa PAT

Il TAR di Trento, con propria ordinanza, ha dichiarato non accoglibile la domanda cautelare presentata da alcune associazioni animaliste e dal Ministero dell’ambiente con la quale si chiedeva, sostanzialmente, la sospensione dell’ordinanza emanata dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti lo scorso 11 agosto, che prevede un intervento di monitoraggio e rimozione per captivazione permanente dell’orsa JJ4, che il 22 giugno aveva attaccato due uomini, padre e figlio, sul monte Peller.

Secondo il TAR, dato l’atteggiamento non schivo, bensì confidente, di assuefazione all’uomo ed aggressivo, già manifestato dall’animale che ha attaccato con contatto fisico due persone in montagna, sussistono i presupposti per l’emissione da parte del presidente della Provincia dell’ordinanza, vista la situazione di pericolo attuale e concreto per la sicurezza e l’incolumità pubblica.

“Con questa ordinanza il TAR riconosce la correttezza del nostro operato e l’opportunità di agire, in queste situazioni con urgenza a tutela della pubblica incolumità“, ha commentato il presidente Fugatti, mentre le associazioni Enpa e Oipa annunciano la volontà di ricorrere al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del TAR di Trento: “Proseguiremo nelle nostre azioni a tutela dei plantigradi oggetto di ordinanze e di catture già eseguite. Il nostro intento è però anche propositivo. La soluzione incruenta per “alleggerire” Trento e il Trentino dalla popolazione dei grandi carnivori c’è ed è la creazione di corridoi faunistici che consentano agli animali di spostarsi e colonizzare altri territori”.

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