La mostra di disegni di Othmar Winkler allestita al “Soul bar” di Trento.

O’ scià! Fiato mio. Veniamo accolti così a Lampedusa, il luogo più a sud d’Italia, tanto da non rientrare nemmeno nelle previsioni meteo del tg.

Il Rapporto 2017 (www.osservatoriogiovani.it) dedica un approfondimento al tema dei social network.

Due quarte classi. Entrambe di istituti del capoluogo. Una del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, sezione E. L’altra del liceo musicale coreutico “Bonporti”, sezione B. In tutto, 27 tra ragazze e ragazzi che da mercoledì 19 a sabato 22 aprile sono stati a Lampedusa.

Nei giorni in cui si celebra la Liberazione gli assessori comunali Luis Walcher e Sandro Repetto hanno presentato l’esito dei lavori di manutenzione straordinaria del lato ovest del muro dell’ex lager di via Resia.

Perché a Lampedusa? Perché la scuola è chiamata a dare agli studenti gli strumenti necessari a comprendere la realtà. E oggi il tema più impegnativo è quello dei diritti e dei doveri.  Chi ha diritto di fare cosa. Cosa dobbiamo fare per chiamarci uomini.

La caratteristica principale di Lampedusa è sicuramente l’essere sempre stato un punto d’incontro (a volte pacifico, a volte conflittuale) fra i popoli del Mediterraneo.

Nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile torna, per il 5° anno, la grande festa di primavera del Museo di San Michele, dedicata proprio a usi costumi e tradizione locali.