Le trentine vanno in meta

Trenta trentine: non è uno scioglilingua, ma il risultato di un progetto zonale che permette anche a 30 rugbiste della provincia di partecipare, con la maglia delle Verona Girls, al campionato di Serie A femminile a 15, iniziato lo scorso primo ottobre.

“Parliamo di una collaborazione biennale tra le società di Verona Rugby, tutor del progetto, Rangers Rugby Vicenza e Lagaria Rugby Rovereto, alle quali si è unito il Rugby Trento, le cui giocatrici, però, sono solo in prestito”, sottolinea Amedeo Aprea, direttore sportivo del Lagaria.

Un accordo storico, per non dire pionieristico, che ha attirato ancor più l'attenzione sulla nuova rappresentativa del Veneto Ovest e del Trentino. “La proposta ci è stata fatta direttamente dal responsabile tecnico del Verona, Loris Renica, coach della compagine femminile oggi per la prima volta in Serie A, e dalla presidente scaligera Raffaella Vittadello”, spiega Aprea, che in passato ha anche allenato la Prima Squadra maschile del Lagaria. “Con questo accordo di tutoraggio, si aiutano le ragazze ad uscire dai confini regionali ed a misurarsi con un rugby assai più impegnativo e qualitativo, incentivando nel contempo la promozione della palla ovale femminile nelle tre province”.

Ecco perché è nata pure una Under 16 comune. “Oltre alla formazione di 'A' riunita sotto le insegne del Verona, ce ne sono altre due che – aggregando Verona, Vicenza e Lagaria – prendono parte alla Coppa Italia Seven: l'Under 16 con il nome di Vicenza e la Seniores denominata Lagaria”, precisa Aprea. “La Coppa Italia è un torneo promozionale a sette, che, iniziato un mese fa, consente di far giocare le ragazze non convocate in prima squadra”.

Far crescere il movimento femminile non è facile per nessuno sport. “È in fase promozionale e sperimentale anche la prima squadra del Verona. Dovranno necessariamente passare tre o quattro anni prima che le ragazze raggiungano un livello tecnico più alto e siano competitive”, afferma Aprea. “Il salto tecnico è stato molto grande”.

Gravoso è pure l'impegno fisico ed economico per gli allenamenti. “A Verona se ne fanno due congiunti, ogni mercoledì e venerdì, dalle 19.30 alle 21.30. Noi del Lagaria svolgiamo una terza seduta a Noriglio, il lunedì dalle 20 alle 22”, puntualizza Aprea. “Le partite casalinghe di Serie A si disputano a Verona nell'impianto Gavagnin-Nocini, ma Rovereto e Trento – allo stadio 'Quercia' ed al campo di via Fersina – hanno la possibilità di ospitare un match interno, così come Vicenza. Speriamo di riuscire ad organizzarli”.

Sarebbe l'occasione migliore per vedere in azione dal vivo la squadra capitanata dal mediano d'apertura del Lagaria, Francesca Saurini. “Francesca è nonesa ed è cresciuta nel Rugby Cedroni, o meglio, nella squadra delle Alp Queens, composta dalle ragazze del Cedroni Val di Non, del Lagaria e del Sudtirolo”, chiosa Aprea. “Le Lagaria Ladies sono nate nel 2013, ma il primo vero scossone femminile alla nostra provincia l'ha dato Chiara Marra, di Pomarolo, quando ragazze che giocavano a rugby ancora non ce n'erano”.

Oggi, invece, sono una quarantina, 30 delle quali – 9 del Lagaria e 21 del Trento – come detto, compongono la rosa del Verona.

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