L’istruttore di mountain bike Davide Trimeloni

La sua dedizione alla mountain bike nasce dall’incontro fra la passione per le due ruote e l’amore per la vita in montagna. Con quest’ insegnante curvo sul manubrio s’imparano le tecniche per condurre il “rampichino” sia nel traffico cittadino che nei su terreni impervi. Questa figura di maestro, riconosciuta dalla Federazione Ciclistica Italiana, insegna anche a rispettare le normative previste: in Trentino il regolamento sarà sperimentato quest’estate. Il maestro educa alla scelta degli itinerari più adatti, curando il rispetto dell’ambiente naturale e dei suoi abitanti.

Maestro Davide, ma non s’impara da soli ad andare in bicicletta? C’è proprio bisogno di un insegnante?

Certo, in bici normalmente si va da soli, a scuola o nel pomeriggio. La nostra attività didattica punta però a rendere consapevoli tutti i ragazzi come voi che con la mountain bike bisogna pedalare con attenzione e prudenza, senza farsi male e senza far male agli altri. Insegniamo ai piccoli ciclisti a muoversi nel traffico cittadino o in percorsi di montagna, sui sentieri e nei prati.

Quando ha cominciato a usare la mountain bike?

Circa una quindicina di anni fa, ma i corsi per diventare maestro li ho frequentati 5 anni fa e sono stato riconosciuto istruttore dalla Federazione Ciclistica Italiana.

È il suo lavoro?

No, io lavoro come dipendente di un istituto di credito a Rovereto ma nel tempo libero, come hobby, svolgo volontariamente quest’attività di maestro di mountain-bike.

Per diventare istruttori della Federazione bisogna fare qualche esame?

Certo, quello che ho sostenuto io si è svolto proprio a Rovereto. Bisogna studiare ed allenarsi: per la parte teorica ci sono nozioni di fisica e meccanica, ad esempio; per la parte pratica c’è un tirocinio per affinare le capacità didattiche utili con i ragazzi di varia età.

Ma che cosa insegna?

Ai ragazzi come voi insegno a pedalare e affrontare con sicurezza i primi ostacoli in mountain-bike. Poi, usciamo anche su percorsi accidentati.

Ha mai preso uno strappo muscolare?

In bicicletta, no. È più frequente subire dei crampi se nel corso di una gara o in giri molto lunghi ti affatichi particolarmente.

Altri incidenti un po’ più gravi?

No, personalmente. Vediamo frequentemente le sbucciature dovute a qualche scivolata o qualche bottarella. Ci atteniamo ad alcune attenzioni a partire dall’uso del casco: lo consiglio sempre così come raccomando sempre che la bicicletta sia sicura, che le ruote siano gonfie, che tutti e due i freni siano perfettamente funzionanti…

È bello andare in bici?

Bellissimo. Per voi è bello passare il pomeriggio con i compagni nei parchi-gioco o lungo le strade. Dopo, è ancora più bello affrontare percorsi in quota, pedalare all’aria aperta nei prati e nei boschi in libertà.

Quali regole bisogna rispettare?

Proprio in questi mesi in provincia di Trento si sta introducendo il nuovo regolamento per affrontare i percorsi di montagna ed in estate ci sarà la sperimentazione. Ad esempio, con la mountain bike si possono affrontare pendenze non inferiori al 20% e la larghezza dei sentieri deve essere mediamente superiore alla larghezza della bicicletta. Altre regole riguardano il rispetto degli escursionisti a piedi perché la montagna deve essere per tutte le persone, sia per noi che andiamo in bicicletta sia per chi sale a piedi.

Ci sono anche animali da rispettare?

Certo, sia quelli selvatici che di allevamento, non li dobbiamo disturbare. Dobbiamo saperci muovere con rispetto e attenzione.

Prima di una gara bisogna sempre fare un allenamento?

La bicicletta da montagna è uno sport faticoso, che richiede uno sforzo intenso e prolungato. È necessario quindi un buon allenamento.

Questo sport per lei è liberatorio?

Tutti gli sport che si praticano con passione sono liberatori. Per noi della bici di montagna è un modo per sviluppare in un ambiente sano delle emozioni e delle sensazioni forti.

a cura della classe V C della scuola elementare “Crispi” di Trento

Scheda:

Nome: Davide

Cognome: Trimeloni

Segni particolari: Istruttore federale di mountain-bike per l’Arcobaleno Carraro Team, tiene corsi nelle scuole

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