Un’opera d’arte per Gino Bartali

Nell’anno che segna il centenario della nascita di Gino Bartali, l'“Alpina – Dolomiti vintage”, tenutasi il 29 giugno, ha reso omaggio al campione toscano con la scopertura di un’opera d’arte in cima a Passo Rolle e dedicandogli la sesta edizione della prova ideata da Diego Tambosi, presidente dell’Alpina Sport di Trento.

La motivazione della scelta di Passo Rolle è semplice. “Nel 1937 era stato il primo passo dolomitico a essere affrontato dai corridori impegnati nel Giro d’Italia”, ha osservato Tambosi. “E il primo a scollinare era stato Gino Bartali, vincitore di quella corsa rosa”.

L’opera d’arte, frutto dell’inventiva artistica di Guido Merzliak e Umberto Rigotti, è stata svelata alla presenza di Andrea Bartali, figlio di Gino. “Dire che sono emozionato è dire poco perché la memoria mi riporta indietro di molti anni quando, assieme a mio papà, percorsi in automobile la salita del Rolle”, ha osservato. “Per tutta la salita era stato in silenzio perché questa strada gli ricordava molte cose: tanti episodi, tanta fatica ma anche tante soddisfazioni”.

Il colore rosa ha caratterizzato la sesta “Alpina Dolomiti Vintage” animata dal consueto gruppo di appassionati in sella alla propria bici d’epoca. E qui è contenuta la seconda dedica a Gino Bartali. A tutti i partecipanti è stata consegnata una maglia rosa simile a quella che, settantasette anni fa, era stata indossata e conquistata dal vincitore della corsa a tappe italiana.

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