Disabili oggi? Più protagonisti e consapevoli

Fine settimana di incontri, riflessioni, giochi e musica. Tra Riva e Arco il convegno organizzato da Geaad – Marcia Delle Carrozzine e dal Circolo di cultura popolare

“Nulla su di noi senza di noi”. Perché le persone con disabilità vogliono e devono partecipare alla vita della società, alle scelte politiche e legislative che le riguardano, per andare verso un'inclusione sempre maggiore e per assicurare ad ogni persona, disabile o no, un'esistenza ricca di esperienze, di amicizie, al di là dei limiti e delle fatiche.

Si apriva con queste premesse, venerdì 22 a Riva del Garda, il convegno “Essere disabili oggi”, per chiudersi sabato 23 maggio con “Disabilytiamo”, la grande festa delle diverse abilità in piazzale Segantini ad Arco tra giochi, spettacoli di circo, musica dal vivo, gastronomia e un percorso sbarrierato in carrozzina manuale, con prove di movimento, per persone senza disabilità. I due eventi erano organizzati dal Gruppo europeo per un'autocoscienza avanzata delle disabilità (Geaad) – Marcia Delle Carrozzine e dal Circolo di cultura popolare, con il patrocinio del comune di Arco e della Comunità.

Spiccava, tra le altre, la testimonianza di Mauro Baldo, il quale sosteneva come una vera accettazione collettiva della disabilità passi attraverso una nuova educazione. Per questo con il gruppo Geaad si reca in alcune scuole elementari a narrare la sua esperienza di vita e trova i bambini interessati e disponibili con grande naturalezza a fare domande. Il gruppo, come spiega Augusto Tamburini, nasce l'8 settembre 2013 ad Arco con la Marcia delle carrozzine, per protestare contro la mancanza di una norma che permettesse alle persone con disabilità di muoversi liberamente con scooter e carrozzine elettriche, senza essere considerati “clandestini della strada”.

Fino ad allora, infatti, questi mezzi non esistevano nel Codice della Strada e, in caso di incidente, gli autisti non ricevevano alcun rimborso. Geaad è ancora un gruppo informale, composto da persone con disabilità diverse, però ottiene continuamente successi a livello politico-istituzionale. In appena sei mesi ha organizzato presidi nei comuni italiani per chiedere ai sindaci il rispetto concreto di alcuni diritti fondamentali in tutta Italia. Perché questi diritti sono garantiti anche dall'articolo 3 della nostra Costituzione e dalla Convenzione Onu delle persone con disabilità, approvata in 196 Stati.

Ora il gruppo europeo per un'avanzata delle disabilità (attivo anche con una pagina Facebook) ha scritto un documento che verrà inviato al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio con le “10 richieste della disabilità unita e concorde al Governo”. Richieste che spaziano, ad esempio, dall'elaborazione di un Piano nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche, all'assicurazione tramite percorsi personalizzati del diritto universale allo studio e di una vera integrazione sociale e lavorativa.

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