Più spazio all’assistenza

Un centro destinato alle persone con difficoltà sorgerà al posto del vecchio edificio delle ex – colonie milanesi, il padiglione Piave

Al via il centro servizi socio assistenziali del Comun general de Fascia. Il vecchio edificio delle ex – colonie milanesi (il padiglione Piave) sarà abbattuto per realizzare un centro destinato alle persone con difficoltà. Ieri è stato firmato il contratto tra il Comun general e la ditta Inco spa di Pergine Valsugana vincitrice dell'appalto con un ribasso del 15,65% (base d'asta un milione 546 mila euro).

“È un passo importante per rispondere alle molteplici esigenze sociali”, ha detto nel suo preambolo Elena Testor, neo procuradora del Comun general de Fascia. Accanto a lei il rappresentante della Inco spa, gli assessori Celestino Lasagna e Gianluigi De Sirena, il progettista Carlo Gandini e Fabio Ganz, responsabile della sicurezza. La regia è stata affidata al segretario Antonio Belmonte.

La firma rappresenta l'ultimo atto di una lunga procedura amministrativa destinata a sanare il vecchio immobile delle ex – colonie milanesi e per dare spazio a un centro servizi socio assistenziali che la Valle di Fassa chiedeva da tempo. Nell'estate 2012 la Provincia di Trento aveva finalmente erogato al Comun general i 2 milioni di euro promessi.

Il progetto, elaborato dall'architetto Carlo Gandini, era stato aggiornato con una variante per venire incontro alle necessità delle associazioni che qui svolgeranno il loro prezioso compito. Tra queste l'Anffas (Associazione famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale del Trentino )presente in Valle di Fassa da 23 anni.

A piano terra sarà realizzato un laboratorio di falegnameria con annesso deposito materiali mentre nell'interrato è previsto un capiente garage. Al primo piano troveranno posto sale per la vita associativa e una cucina, nonché una sala riunioni destinata non solo alle associazioni ma anche al personale dei servizi sociali del Comun general. Nell'ampio sottotetto saranno realizzate stanze per un totale di otto posti letto con una cucina. Qui troveranno sistemazione, temporaneamente o stabilmente, persone che non possono contare sull'aiuto della famiglia.

Negli ultimi 25 anni alcune delle palazzine, facenti parte del complesso delle ex colonie milanesi sono state ristrutturate e utilizzate come edifici a servizio pubblico, culturale, assistenziale o amministrativo. Ricordiamo tra queste la sede del Comun general, la “Ciasa de paussa” e il museo ladino. Con questo ulteriore intervento si completa l'opera di risanamento di tutta l'area.

Rimane ancora inutilizzato un immobile, il padiglione Vittorio Veneto. Il percorso burocratico per arrivare all'opera attuale era partito nel 2008 quando la Soprintendenza per i beni architettonici della Provincia aveva dichiarato il non interesse culturali del padiglione Piave. Nel 2012 il parere di conformità urbanistica del Comune di Vigo di Fassa quindi l'elaborazione del progetto definitivo da parte dell'architetto Carlo Gandini con successiva variante. Ora l'avvio dei lavori che richiederanno almeno due anni di lavoro.

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