Invece di un nucleo di api ci erano arrivati 8 mini telai Zander

8 maggio 2020. Appuntamento alle 20.30 a Marzling, un paese a 40 chilometri a nord di Monaco, dove due apicoltori, padre e figlio, ci aspettavano con la nostra arnia top bar popolata di api. Dopo varie battaglie con il navigatore per orientarci nella campagna bavarese, parcheggiamo, usciamo dalla macchina (trasportare un’arnia piena di api in bicicletta era troppo anche per noi) e subito notiamo la nostra arnia, che si differenzia per dimensioni e colore del legno.

Ci mostrano un paio di barre: la prima ha giá un bel favo di cera naturale con alcune api zompettanti, la seconda, una doccia gelata! Attaccato con dei fili di ferro e penzolante, c’è un telaino Zander pieno di covata. In Baviera sembra che in pochi conoscano il sistema top bar e normalmente chi si dedica all’apicoltura, lo fa principalmente per produrre miele in grandi quantitá. Nonostante le nostre istruzioni da manuale di apicoltura top bar, invece di un nucleo di api, ci erano arrivati otto mini telai Zander completamente costruiti.

Non potevo credere ai miei occhi! Dopo settimane di preparativi, ero in totale stato confusionale e parecchio di malumore!

Top bar con telaini

Appena arriviamo a casa, un dubbio ci assale: ci saranno delle fondazioni di cera in quei mini telai? L’arnia top bar è considerata la piú naturale anche perché, lasciando le api completamente libere di costruire il favo di cera, non prevede fogli di cera industriali (o fondazioni) al centro del telaio, che facciano da guida alle api. Sull’utilizzo di queste fondazioni c’è molta discussione: uno perché possono essere contaminate da varie sostanze chimiche, due perché le celle hanno tutte un’unica dimensione standard.

Questo si scontra con la costruzione naturale del favo. Infatti le celle da fuco sono piú grandi di quelle da ape operaia e, in base a questo, la regina sa dove deporre un uovo fecondato, da cui si svilupperá un’ape operaia, e dove uno non fecondato, che fará nascere un fuco.  Per fortuna in quei mini telai c’erano solo delle strisce iniziali di cera d’ape!

Favo di cera naturale

Dovevamo intervenire! Cosí alla prima ispezione dell´arnia, abbiamo letteralmente tagliato il favo staccandolo dalla cornice del telaio, controllando che non ci fosse covata ai bordi, per evitare di uccidere larve, e l’abbiamo legato con dei nastri di cotone alla barra a mo’ di pendolo.

Il favo legato alla cornice del telaio con dei nastri di cotone alla barra a mo’ di pendolo

Un gioco di collage sia per noi che per le api, che in pochi giorni avrebbero costruito un ponte tra il favo e la barra! Ma questo, lo scopriremo prossimamente!

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