Bezzecca, le istituzioni ricordano l'”Obbedisco” garibaldino

Al Colle di Santo Stefano per ricordare il celebre “Obbedisco” – Foto ufficio stampa PAT

C’era anche il vicepresidente e assessore provinciale all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina, assieme al sindaco di Ledro Renato Girardi e a Francesco Garibaldi Hibbert, erede e presidente dell’Associazione nazionale Giuseppe Garibaldi, ieri, domenica 18 luglio, alla cerimonia di commemorazione ufficiale della battaglia di Bezzecca, in Val di Ledro, che si svolse nel luglio del 1866 durante la Terza Guerra d’Indipendenza.

Le istituzioni al Colle di Santo Stefano per ricordare il celebre “Obbedisco” – Foto ufficio stampa PAT

“Riflettere sul nostro passato è importante, ce lo ha ricordato anche il presidente Mattarella, venuto a Trento l’altro giorno per consegnare la laurea ad horem ad Antonio Megalizzi. Ricordare il passato ci aiuta ad affrontare le fragilità del presente e a rilanciare l’impegno forte di pace che deve sempre guidarci. La memoria è un patrimonio prezioso che dobbiamo riuscire a trasmettere alle nuove generazioni, ma la memoria non deve essere semplice ricordo, essa deve essere anche testimonianza attiva e riflessione da cui trarre insegnamenti e stimoli per sanare le lacerazioni del passato e guardare al futuro, lavorando per una società in cui la risoluzione dei conflitti non venga più affidata all’uso delle armi”, ha detto Tonina, mentre il sindaco di Ledro, Girardi, nel ricordare i fatti d’armi del Colle di Santo Stefano, ha sottolineato come si trattò di una battaglia dal grandissimo significato per l’unità d’Italia, che rese famosa Bezzecca in tutt’Italia quale luogo storico del Risorgimento italiano. Dall’unità d’Italia a quella europea, “costruita con il dialogo fra le nazioni”, un’Europa che va rafforzata con il coinvolgimento dei giovani “che devono farsi parte attiva”. Dal sindaco anche un cenno alla pandemia, che lo scorso anno aveva imposto una manifestazione ridotta alle sole autorità, e un auspicio alla rinascita. Quindi Francesco Garibaldi ha ricordato la battaglia di Bezzecca, “momento fondamentale di costituzione dell’identità nazionale”, e la straordinaria figura di Garibaldi, ma anche di Anita, “spirito libero, forte e coraggioso”, evidenziando come l’impegno dei discendenti sia quello di promuovere la memoria attiva di Giuseppe Garibaldi in tutto il mondo, il suo combattere per l’indipendenza e nei valori in cui credeva.

La notorietà di Bezzecca si deve alle vicende della storica battaglia del 21 luglio 1866 fra i volontari garibaldini e le truppe austriache; proprio qui Giuseppe Garibaldi rispose con il famoso “Obbedisco” all’ordine di ritirata dal Trentino, alcuni giorni dopo, da parte di Vittorio Emanuele II. Ma il colle di Santo Stefano fu interessato anche dal Primo conflitto mondiale e il sito divenne, nei decenni successivi, luogo di memoria non solo delle vicende garibaldine ma anche della Grande Guerra. Accanto al Sacrario e al cimitero, rimangono le lapidi in memoria della Battaglia del 1866, le trincee, i camminamenti, i monumenti e le lapidi in onore dei combattenti della prima guerra mondiale.

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