Circonvallazione ferroviaria, nessun passo indietro da parte di Comune e Provincia che fanno “alcune precisazioni”

Nessun passo indietro sul bypass ferroviario, specificano Comune e Provincia di Trento

“Il bypass ferroviario a Trento deve essere portato avanti pretendendo i miglioramenti possibili da Rfi”. Nessun passo indietro, dunque, da parte della Provincia e del Comune di Trento per quanto riguarda il progetto della circonvallazione ferroviaria di Trento. Questa la risposta al dibattito sull’opera, con particolare riferimento alla deliberazione assunta dalla Giunta provinciale che tiene conto di alcuni “punti da chiarire”, di carattere ambientale soprattutto (qui articolo).

Sabato 26 febbraio, in un incontro, il Comitato delle organizzazioni e dei cittadini contrari alla realizzazione dell’opera ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla transizione ecologica del Comune di Trento Ezio Facchin (qui articolo).

Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, il vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina e il sindaco di Trento Franco Ianeselli hanno precisato alcuni punti in merito alla realizzazione dell’opera. “Né la Provincia né il Comune hanno il potere di frenare o ancor più impedire la realizzazione dell’opera – il primo punto -: come noto il bypass ferroviario è inserito nelle tabelle del decreto legislativo 77 del 2021 quale opera nazionale con iter progettuale ed esecutivo semplificato ed accelerato anche per la parte relativa alla consultazione con gli enti territoriali”.

Essendo un’opera statale, poi, è stato precisato che “statale è la valutazione di impatto ambientale, che sarà espressa dal Ministero dell’Ambiente, a valle delle valutazioni dei diversi soggetti cointeressati, ivi inclusi Provincia e Comune”.

Nonostante le criticità, che vanno segnalate, Comune e Provincia sostengono che queste devono essere raccolte per “rendere quel progetto migliore dell’attuale ed eseguibile, perché è interesse comune alle due amministrazioni che il bypass ferroviario sia realizzato“. “Non si deve dimenticare infatti che, senza il bypass, le merci continueranno a transitare con evidenti inconvenienti di rumore e vibrazioni attraverso quartieri popolosi – aggiungono -. Inoltre è oramai risaputo che il bypass ha la funzione di drenare ulteriore traffico su gomma lungo la direttrice nord-sud”.

Preoccupano le aree di Trento Nord, che richiedono una verifica integrale. Provincia e Comune di Trento specificano però che questa bonifica è stata “chiesta a due voci” e che “proseguiranno azioni congiunte in tutte le sedi”. “L’interesse pubblico – concludono – è quello di vedere realizzata un’opera capace di declinare al meglio gli intendimenti dell’Unione Europea sul traffico delle merci, senza che questo si traduca in situazioni ambientalmente delicate”.

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