Trento, niente porte aperte in negozi, bar e ristoranti se il riscaldamento è in funzione

Niente porte aperte in negozi, bar e ristoranti se il riscaldamento è acceso. Lo ha stabilito il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, con un’ordinanza che richiama quella dell’estate scorsa, relativa all’aria condizionata. Le sanzioni amministrative per il mancato rispetto dell’ordinanza vanno dagli 83 ai 498 euro.

Qualora “siano in funzione impianti di riscaldamento degli ambienti, vengano mantenute chiuse tutte le aperture che si affacciano sull’esterno”, scrive il Comune di Trento riportando il contenuto dell’ordinanza.

Le porte dei locali possono essere aperte per il tempo tempo necessario all’entrata e all’uscita delle persone, alle operazioni di carico/scarico merci e all’aerazione. Il divieto non riguarda negozi, bar e ristoranti le cui porte di accesso al pubblico non si affacciano direttamente all’esterno (ad esempio quelli all’interno dei centri commerciali) oppure dotati di dispositivi come le lame d’aria (in funzione) che, pur comportando un certo consumo di energia elettrica, consentono comunque, nel bilancio complessivo, un risparmio energetico perché evitano la dispersione termica.

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