Trento, entro il mese di giugno riaprirà Villa romana di Orfeo

Si trova in via Rosmini, a Trento, e l’obiettivo è riaprirla ai visitatori e ai cittadini entro il mese di giugno. Stiamo parlando della Villa romana di Orfeo, che risale al I-II secolo dopo Cristo e si articola in due parti separate da uno spazio aperto.

A confermare l’apertura è stato il dirigente della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia, Franco Marzatico, nel corso di un sopralluogo che si è svolto giovedì 23 febbraio. La Villa, ha detto Marzatico, aprirà probabilmente in “un’occasione straordinaria, che è quella delle Feste Vigiliane. Una volta riaperto il sito si pensa ad una gestione coordinata, con un biglietto di accesso unico, con gli spazi espositivi dello Spazio archeologico sotterraneo del Sas”.

La visita alla Villa romana di Orfeo è stata organizzata per presentare lo stato dei lavori di restauro e musealizzazione, che nei prossimi mesi saranno conclusi. “È stato un lavoro impegnativo – ha detto l’assessore provinciale all’istruzione, Mirko Bisesti, presente in occasione del sopralluogo assieme al sindaco di Trento Franco Ianeselli – ma finalmente ci siamo. Sarà importante gestire questo spazio archeologico valorizzandolo con iniziative ed eventi di carattere culturale e mettendolo in relazione con le altre testimonianze esistenti della storia di Trento come città romana, come lo Spazio archeologico sotterraneo del Sas”.

“Negli anni in cui la villa romana è stata chiusa – ha detto Ianeselli – la città non si è dimenticata della sua esistenza. Tanti cittadini hanno chiesto informazioni sui lavori, anche in Consiglio comunale ci sono state interrogazioni sui tempi della riapertura, segno che questo è un luogo altamente significativo per Trento. Del resto io credo che le città abbiano capacità di futuro se hanno coscienza della loro profondità storica. Importante anche l’allestimento della piazza sopra l’area archeologica: è un nuovo spazio per la socialità, con un bell’arredo urbano, circondato da tanti ‘occhi’ quanti sono le finestre dei palazzi che la circondano. Secondo la letteratura urbanistica, si tratta dunque di una condizione ottimale per la sicurezza, aspetto questo tutt’altro che secondario”.

LA STORIA DI VILLA ORFEO

Tra i numerosi resti della città romana rinvenuti dagli archeologi, la Villa di Orfeo costituisce una testimonianza di notevole interesse. Si tratta di una ricca abitazione situata all’esterno della cinta muraria. La costruzione risale al I-II secolo d.C. e si articola in due parti separate da uno spazio aperto. Di particolare pregio è un’ampia sala di rappresentanza pavimentata interamente da un mosaico policromo che rappresenta Orfeo che con la sua musica incanta le belve.

La villa disponeva di numerosi vani, fra i quali un impianto termale con spogliatoio e stanza per il bagno caldo e un secondo ambiente decorato finemente a mosaico. Era inoltre completata da giardini. Il nucleo corrispondente al sito di via Rosmini è stato scoperto nel 1954 e indagato archeologicamente dalla Soprintendenza alle antichità delle Venezie, allora competente per la tutela dei beni archeologici anche in Trentino. La prima musealizzazione risale al 1966. Pochi giorni dopo l’apertura al pubblico, in seguito alla devastante alluvione, le strutture antiche e moderne hanno subito importanti danni che hanno imposto la chiusura.

I successivi lavori di sistemazione e restauro si sono conclusi nel 1982 quando la villa è stata riaperta. Il sito è rimasto nelle competenze esclusive dello Stato fino al 1998 quando sia la proprietà sia le competenze sono state trasferite alla Provincia autonoma di Trento che ha deciso per la chiusura dell’area e per l’avvio di un progetto di riqualificazione con la progettazione di una nuova copertura. A partire dalla metà del mese di ottobre 2022 sono in corso i lavori di restauro dei resti archeologici di cui è prevista l’ultimazione nella primavera.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina