Dopo centinaia di anni tornano a risuonare i canti delle pergamene musicali medievali di Brentonico

Risuoneranno ancora, per la prima volta dopo centinaia di anni, i canti delle pergamene musicali medievali di Brentonico recentemente scoperte, che sabato 25 novembre alle ore 20.30 nella chiesa di Brentonico saranno intonati dal neonato Coro gregoriano di Brentonico, diretto da Quinto Canali.

I brani delle ritrovate pergamene saranno infatti oggetto di una serata musicale, che vedrà in alternanza alle improvvisazioni organistiche di Stefano Rattini sui temi cantati; le presentazioni introduttive sono affidate all’arciprete don Daniele Laghi (che per l’occasione presenterà anche il nuovo logo dell’Unità pastorale dell’Altopiano) e al musicologo Antonio Carlini (scopritore delle pergamene).

Delle tre pergamene ritrovate, due risalgono al Duecento; stavano nell’archivio della parrocchia (usate da secoli come copertine di libri di conti, per questo si sono salvate) e contengono le Ufficiatura dei santi Ulrich/Udalrico (il primo dichiarato Santo della storia, quest’anno i 1050 anni dalla morte) e Giacomo Maggiore (quello sepolto a Santiago de Compostela), complessivamente una sessantina di brani tra Responsori, Antifone e Versetti. Una terza pergamena risale invece al Quattrocento ed è stata scovata nel fondo archivistico del Castello di Dosso Maggiore di Brentonico (che sta a Trento nell’Archivio di Stato); contiene un solo canto, il Responsorio “Pulchra facie sed pulchrior fide” dell’Ufficiatura di Santa Agnese (vergine e martire nel 305 sotto Diocleziano): eseguito nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne darà al concerto anche rilevanza civile.

Queste pergamene hanno un grande valore paleografico per la singolare notazione utilizzata (neumatica assieme alla quadrata d’esordio) e storico culturale, giacché attestano la valenza di Brentonico nella cosiddetta ‘prima Europa’, cioè l’Impero carolingio e l’iniziale Sacro Romano Impero, di cui queste musiche, cioè il cosiddetto canto gregoriano, costituivano l’unificazione liturgica e politica. Il concerto è ad ingresso libero e gratuito; al termine Bro’ brusà col pam smojà e vino benedettino.

Il Coro gregoriano di Brentonico è stato costituito per l’occasione; è composto da una quindicina di adulti più una dozzina di alunni dell’Istituto Comprensivo di Brentonico. Stefano Rattini, organista professionista titolare dell’Abbazia benedettina di Muri-Gries a Bolzano (già titolare della Cattedrale di Trento dal 1982 al 2023), docente e concertista, è ritenuto uno dei massimi esperti di improvvisazione organistica. Quinto Canali, direttore del coro e curatore della trascrizione dei canti delle pergamene musicali medievali brentegane. Antonio Carlini, già docente di Storia della musica in Conservatori italiani è autore di numerose pubblicazioni e direttore artistico della Società Filarmonica di Trento; ha scoperto nel 2019 le pergamene musicali medievali brentegane.

L’Organo di Brentonico è attribuito all’organaro Giovanni Bertè (Prada di Brentonico 15?? – Verona 1631); è il più antico della regione tra quelli da chiesa funzionanti; l’ultimo restauro è stato eseguito nel 2017-2018.

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