Sono in crescita, lenta ma costante, i soci della Sat, che nel 2024 è arrivata ad avere quasi 28mila iscritti. I numeri sono stati snocciolati in occasione dell’Assemblea dei delegati che si è tenuta al Centro Congressi Erickson, a Trento, nella serata di martedì 15 aprile.
Il bilancio 2024 ha visto un avanzo di esercizio di 64mila euro. Tra le sfide da affrontare ci sono gli interventi più frequenti di sistemazione dei sentieri e la manutenzione e la riqualificazione dei rifugi, che si trovano ad affrontare una sempre più preoccupante scarsità d’acqua. Di questo si parlerà al prossimo Congresso della Sat, il 127esimo, in programma a San Lorenzo Dorsino in autunno e a tema “La capacità di carico turistica dei territori montani”.
Tra i dati positivi che si registrano ci sono i gruppi giovani della Sat che si stanno formando, come quelli di Trento, Levico Terme e Riva del Garda, che nel 2024 hanno organizzato diverse uscite.
“Nella nostra quotidianità associativa – ha specificato il presidente della Sat Cristian Ferrari – affrontiamo sempre più spesso gli effetti dei cambiamenti climatici. Questi si manifestano con impatti concreti sulla nostra rete sentieristica, che richiede interventi più frequenti sia in chiave di prevenzione che di sistemazione dopo eventi estremi. Anche i rifugi si trovano ad affrontare nuove sfide: la disponibilità idrica, un tempo data per scontata, sta diventando un elemento critico. Per questo è necessario promuovere e attuare strategie efficaci di risparmio e accumulo dell’acqua, una risorsa che non possiamo più considerare illimitata”.
Sui rifugi il Consiglio Centrale di SAT ha aperto una riflessione: è forte la necessità di ricercare un senso del limite alla frequentazione in montagna e all’offerta sul territorio. “Ma sentiamo forte – ha specificato Ferrari – anche la necessità di garantire un presidio di ospitalità. È nostro impegno e dovere garantire riparo a chi arriva e un luogo di lavoro accogliente per i tanti gestori e collaboratori che passano le loro stagioni nelle nostre strutture”. In assemblea è stata ricordata anche la proposta di legge 53 sulla disciplina degli impianti a fune e delle piste da sci.