Il Pergine Festival (nato come Pergine Spettacolo Aperto) compie cinquant’anni e festeggia, dal 28 giugno al 12 luglio, con un’edizione che, evidentemente non a caso, è intitolata “Ieri, oggi e domani”.
Oltre 50 gli appuntamenti in programma tra spettacoli teatrali, concerti, laboratori e performance in 9 luoghi della città: ex Rimessa carrozze, Teatro comunale, Castel Pergine, piazza Fruet, palazzo Gentili Crivelli, piazza Municipio, sala Maier, piazza Serra e piazza Garibaldi. Tra gli artisti più riconosciuti in cartellone, Marco Paolini, Alessandro Bergonzoni e Nada ma anche la regista e autrice Fabiana Iacozzilli, il componente de “La rappresentante di lista” Dario Mangiaracina e la compagnia catalana “el Conde de Torrefiel”.
Inoltre, una rassegna musicale, “Abbassa!”, con 17 tra musicisti e band locali e un progetto che fa incontrare le case di riposo di Trento, Pergine e Borgo con la musica elettronica. In programma anche una mostra fotografica, “Gli occhi della Palestina”, di Francesco Cito, curata da Pino Miraglia, aperta fino al 12 luglio in sala Mair.
“Identità, interculturalità, differenze, sono temi di grande attualità che il Festival affronterà”, affermano Valeria Raimondi e Enrico Castellani di Babilonia Teatri, direttori artistici del festival. “Sarà un occasione – proseguono – per festeggiare il futuro, consapevoli della strada percorsa e delle esperienze fatte, ma proiettati con lo sguardo in avanti affacciandosi al balcone o a una finestra, salendo o scendendo da un palco, mettendosi in cerchio, dandosi appuntamento in piazza. Sarà anche un festival incubatore di nuove creazioni e linguaggi della scena contemporanea”.
Il via sabato 28 giugno. Alle ore 11 in piazza Gavazzi con lo spettacolo Culbuto della compagnia francese Cie Mauvais Coton, “un assolo poetico e acrobatico, tra equilibrio e instabilità, che utilizza strutture circensi”. Alle 18 a palazzo Gentili Crivelli (con repliche ogni giorno fino al 12 luglio) sul palco la compagnia “el Conde de Torrefiel” con “Se respira en el jardin como en un bosque”, che “stimola un confronto sul presente attraverso una miscela di testo, immagine e azione scenica”. Si prosegue all’ex Rimessa carrozze dove, alle ore 19, Cristina Kristal Rizzo e il performer sordo Diana Anselmo porteranno in scena il loro Monumentum Da “che mette in campo la relazione tra lingua (i segni) e linguaggio (la danza)”. Invece, alle 20,45 al Teatro comunale, sarà di scena Fabiana Iacozzili con “Il grande vuoto” che “intreccia drammaturgia e ricerca performativa in uno spettacolo che, tra memoria e oblio, ruota intorno ad un monologo tratto da Re Lear”. La prima giornata del festival si concluderà alle 21,30 in piazza Fruet con il concerto folk di musica mediterranea del gruppo trentino dei Fan Chaabi.