“Il futuro dei giovani è in questa imperfetta Unione Europea”. È un messaggio di pragmatica speranza quello lanciato dal due volte Presidente del Consiglio, nonché ex Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, nella sua giornata trentina.
Intervista con Francesco Filippi che nell’estate di tre anni fa, assieme ad un gruppo di tredici ragazzi provenienti da altre esperienze di carattere collaborativo, ha fondato l’associazione “Deina”.
Eccoli i nostri giovani! Li abbiamo visti a Cracovia, vivi e attenti, impegnati nell’ascolto e permeabili al messaggio del Vangelo. Lasciamo che le loro parole ci raccontino questa GMG.
Se chiedessimo ad un giovane la motivazione per la quale ha partecipato alla GMG sentiremo le risposte più disparate: c'è chi è venuto per la compagnia, chi per curiosità, chi perché invogliato dalle varie testimonianze e chi per approfondire la propria fede. Ma questo poco importa, ciò che conta è che ognuno di noi abbia respirato la gioia di essere cristiani assieme a giovani di tutto il mondo, creando un clima di allegria denso di speranza.
Oltre un milione e mezzo di persone hanno ascoltato le parole di Francesco a Campus Misericordiae. L'intensità della veglia, la notte sotto il cielo di Cracovia e la Messa della domenica. “Noi adulti abbiamo bisogno di voi”, ha detto il Papa ai suoi giovani. “Insegnateci a convivere nella diversità, nel dialogo, a condividere la multiculturalità”.
È bello vedere 2 milioni di persone che si riuniscono così per la fede, che credono in un futuro migliore, che ci provano. È emozionante girare per le strade e incontrare questi giovani che ti salutano con un “cinque” che viene dall’altra parte del mondo. La testimonianza dei giovani della valle dei Mòcheni alla GMG.
“La speranza è che questi giorni possano aiutare a riscoprire la presenza di Dio nella quotidianità e anche la possibilità che il Signore dà a questi ragazzi di cambiare il mondo”. A parlare è don Rolando Covi, responsabile della corposa comitiva della Diocesi di Trento a Cracovia.
È difficile dire, a pochi giorni dalla sua conclusione, quello che un’esperienza come la Giornata Mondiale della Gioventù ti lascia. Forse si tratta di un dono che “scarti” col tempo, che ti si svela a poco a poco.
Roma, Colonia, Madrid e Cracovia. Sono da poco tornato dalla mia quarta Giornata Mondiale della Gioventù. Mi sento molto legato a questi pellegrinaggi della fede, perchè hannno fatto da colonna sonora alla mia vita. Perchè in queste occasioni ho sentito Gesù come un compagno di strada che mi si è fatto vicino aiutandomi a trovare risposte importanti per la mia esistenza.