Martedì 6 dicembre alle 18.30 in piazza Duomo è in programma la manifestazione "Il Trentino accoglie", indetta da associazioni, cooperative sociali e singoli cittadini come risposta agli attentati di Soraga e Lavarone contro i profughi
Di fronte al dramma dei profughi, che rappresenta la più grave emergenza umanitaria dagli anni della seconda guerra mondiale, anche le comunità del Trentino sono chiamate a dare una risposta di solidarietà e di accoglienza.
Sull'Altopiano la nebbia mattutina si alza dai prati umidi di pioggia e si dirada aprendo squarci di sereno. E porta via con sé, insieme alle ombre della notte, altre ombre. La ferita dell'attentato che il 15 novembre ha danneggiato il portone d'ingresso della casa delle suore terziarie francescane elisabettine di Padova in località Gionghi, destinato ad accogliere un gruppo di richiedenti asilo è ancora fresca, fa ancora male.
Nonostante i movimenti di massa non siano un fenomeno recente nella storia dell’uomo, le migrazioni di intere comunità rappresentano, invece, una profonda novità.
Tra Gaziantep e Aleppo ci sono solo 92 chilometri: due città vicine, geograficamente e storicamente, ora divise dalla guerra. Viaggio nel sud della Turchia, al confine con la Siria
E’ più “asciutto” degli scorsi anni e anche il “taglio” è diverso. Meno pagine, ma anche, ed è una novità, il racconto, affidato agli studenti dell’università di Firenze, di ciò che si tenta di fare per favorire la pace in tanti Paesi e aree del mondo in guerra nella settima edizione dell’”Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo”.
Ha destato impressione non solo in val di Fassa l'atto intimidatorio ai danni della Pensione “Villa Ombretta” (fuoco appiccato ad una tanica di combustibile nella notte fra venerdì e sabato) che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi.
Eventi e appuntamenti.
Il Gioco degli Specchi e 46° parallelo invitano al convegno “Migrare per non morire” giovedì 10 novembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17 nella Sala conferenze della Fondazione Caritro, in via Garibaldi 33 a Trento.
La Giornata europea contro la tratta ha posto quest'anno l’attenzione sul mondo dei migranti in fuga che sbarcano in Italia e arrivano in Europa. Tra di essi ci sono anche molte vittime di tratta. Molte le iniziative promosse in Italia, accomunate dall’hashtag #Liberailtuosogno.
Il referendum contro l’accoglienza dei migranti ha riservato una sgradita sorpresa al premier ungherese Viktor Orban, che l'aveva fortemente voluto.
La comunità internazionale si adoperi concretamente “per fare di Aleppo una Zona di Sicurezza” facendo cessare i bombardamenti aerei: dalla Custodia di Terra Santa alla società civile trentina, si moltiplicano gli appelli per giungere alla pace in Siria, dopo cinque anni di guerra.