Fare sport fa bene ed è un bene che si estende alla collettività quando la pratica sportiva è accessibile a tutti, anche ai disabili, soprattutto in una realtà come quella trentina in cui il mondo sportivo rappresenta un capitale sociale e una risorsa che cresce e si arricchisce nel tempo grazie alla rete di rapporti creati con il contributo irrinunciabile delle famiglie e dei volontari.
È questo il leit motiv emerso durante il convegno dedicato a "Welfare sportivo. Famiglia e sport: un binomio vincente per il benessere della famiglia e sport" promosso dall'Agenzia per la famiglia per indagare il rapporto privilegiato fra sport, scuola, famiglia e dimensione della disabilità svoltosi nella sala Belli del palazzo della Provincia mercoledì 8 aprile.