Ha chiuso i battenti l’edicola di Prade, dopo oltre 30 anni di servizio. Maria Sperandio e la sua famiglia, che hanno gestito con passione questa attività, con grande tristezza hanno preso questa decisione; proseguirà, invece, l’attività del bar ristorante Villanuova. D’ora in poi, i giornali si potranno acquistare presso la locale famiglia cooperativa.
Bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Abbandonati perché gravemente malati. Disabilità fisiche e psichiche di ogni tipo, gravi, in certi casi con possibilità terapeutiche nulle, il semplice mantenimento dell’esistente. È a Encanada, sperduto paesino a 3 mila metri sulle Ande peruviane che Daniela Salvaterra, infermiera di Tione, ha fondato la sua missione.
Domenica 8 ottobre, tutta la comunità pastorale di Giovo si è stretta attorno ai propri pastori, don Giuseppe Beber e don Michele Balestra, per festeggiare i loro 50 anni di apostolato fra le genti.
“Siamo una azienda di servizi alla persona che si occupa prettamente di dare assistenza alle persone anziane. Sappiamo quindi l’importanza della saggezza che il vecchio porta con se e riconosciamo in tutti i nostri utenti la loro unicità che è il risultato di un divenire mutevole, a cui tutti noi siamo soggetti, e che dalla nostra nascita ad oggi ci ha resi ciò che siamo”. Con queste parole, domenica 9 ottobre a Canal San Bovo, il presidente dell'APSP, Luigi Rattin, ha salutato i presenti ai festeggiamenti in occasione dei 150 anni della Casa di Riposo del Vanoi e dell’inaugurazione del centro diurno.
Sabato 28 ottobre spegne dieci candeline il piano giovani CAREZ, che comprende i residenti dagli 11 ai 29 anni nei Comuni di Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez. Una data che coincide con le elezioni del Consiglio Comunale giovani del Novella, progetto impegnativo che ha riscosso notevole successo e entusiasmo, riuscendo a esprimere 16 candidati.
Oltre che prete, politico, giornalista, Guetti fu imprenditore abile a muoversi sul “mercato” spuntando condizioni migliori a favore dei deboli. Il quadro emerge da una imponente ricerca storica e archivistica della Fondazione, presentata sabato a Larido
Difficilmente a Storo si troveranno persone che non hanno conosciuto Maria Zontini, meglio nota come Maria de Monfrì dal soprannome di famiglia, che a 95 anni ha lasciato il proprio paese per l’ultimo viaggio terreno. Molti, forse i più giovani, la ricorderanno per averla incontrata spesso con la sua inseparabile bicicletta; altri la ricorderanno per la cordialità, l’entusiasmo che sapeva trasmettere, la cortesia di rivolgere una parola e un incoraggiamento a chiunque incrociasse per strada.