L’Europa, la sostenibilità ambientale, le ragioni della povertà e la dignità della politica: sono i temi affrontati dal vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser in occasione della tradizionale visita prenatalizia al Consiglio Provinciale di Bolzano.
In arrivo il decimo museo provinciale dell’Alto Adige. Il nucleo centrale sarà a Fortezza e ruoterà attorno a tre tematiche: i confini, l’autonomia, il forte in quanto manufatto storico.
Cinque nuovi diaconi permanenti nella diocesi altoatesina: Alberto Gittardi, Hubert Knoll, Richard Messner, Günther Rederlechner, Thomas Schwarz.
Le riflessioni sulla riforma dell’autonomia regionale, come è noto, viaggiano su binari paralleli nei due capoluoghi di Provincia. È certamente questo uno dei punti deboli dell’attuale approccio. A vari livelli si continua a sollevare perplessità sul ruolo del “Forum dei 100” e della “Convenzione dei 33”.
L'intervento del vescovo Muser alla tradizionale due giorni di formazione per i sacerdoti e gli operatori pastorali della Diocesi di Bolzano-Bressanone.
Torna d’attualità nelle regioni austriache il tema dei mendicanti. In alcuni Länder vigono divieti di vario genere. Ora anche l’Austria Inferiore ha riformato la legge di polizia. Anche da Merano giungono note stonate.
L’Accordo sull’integrazione, approvato poche settimane fa dalla Consulta provinciale per l’integrazione, tocca tutti gli aspetti della vita delle persone che vivono in Alto Adige, anche naturalmente di coloro che vi sono immigrati.
“Alto Adige” e “Sudtirolo”, sinonimi ma non troppo. Periodicamente in provincia di Bolzano qualche piromane riaccende la polemica sui nomi. Chi vuole cancellare, chi imporre, chi rivendica primogeniture e chi paventa pulizie etniche. Ma davvero esiste, per questa terra, un unico nome “giusto”?
Tra le tappe della visita bolzanina di Fischer una visita a Monumento alla Vittoria e in particolare al museo storico ricavato nella parte interrata. “Il Monumento alla vittoria contestualizzato e spiegato attraverso il museo assume un significato importante, questa è la soluzione migliore”, ha detto il Presidente austriaco.
La Via Vigilius è un percorso di 109, 2 chilometri a piedi in otto tappe che parte dalla stazione a monte della funivia di San Vigilio sopra Merano e arriva fino alla località Vela, vicino a Trento.
Si è ripetuta per l’ottava volta, nella serata di giovedì scorso, la marcia interreligiosa “Passi di Pace”. L’itinerario meditativo ha preso le mosse dalla centrale piazza del Grano, dove c’è stato il momento di apertura, e si è snodato per le vie del centro urbano, facendo sosta in alcuni dei principali luoghi di culto della città.
Il programma nazista di “eutanasia”, noto anche come “programma T4”, ha portato all’uccisione sistematica di decine di migliaia di persone. Alcune di esse provenivano dal manicomio di Pergine, altre da altri istituti di cura del Norditalia: come Rosa Unterweger, ora ricordata a Silandro da una stele commemorativa.