Racconta il vescovo di Frisinga Arbeone (723-784) nella sua “Vita di san Corbiniano”...
La cascata dell’Hofentol è un suggestivo salto d’acqua di circa 30 metri, un gioiello naturale nascosto in una profonda forra naturale, a poca distanza da Guardia di Folgaria.
La Valle di Daone merita il soprannome con cui spesso viene definita, “piccolo Canada”, anche per le sue cascate. Come la “Regina del lago”.
La cascata del Leno in Val Daone nel 1929.
Le cascate del Rio Bianco, nei pressi di Stenico, formano il rio dei Molini, nei pressi dell'antico Bersaglio ora riportato in auge e diventato sede del Parco Naturale Adamello-Brenta.
Il parco termale di Comano è interessato da uno spettacolo naturale offerto dalle cascate del rio sovrastante, il Tòf o Tombon, che nasce a Premione.
In quel di Lavis non ci sono cascate importanti e blasonate come quelle del Niagara, di Iguazù in Argentina, le Sebjabandsfoss in Islanda.
Alla Cascata del Varone, capolavoro geologico di indiscutibile fascino, rivani e arcensi ci vanno in età scolare.
Benché non ne abbia le parvenze, è a tutti gli effetti una roggia il “Fos dei migranti”. Questo canale fa da confine amministrativo tra i comuni di Calavino e di Lasino.
Ponale, Gorg d'Abiss e Palvico: sono tre le cascate principali in valle di Ledro, le più conosciute e frequentate, sia dal punto di vista paesaggistico sia dal punto di vista escursionistico e sportivo.
Calavino disponeva di una marcia in più rispetto ad altri paesi limitrofi: attività artigianali fiorenti grazie alla forza motrice dell’omonima roggia.
La cascata “Stuiben”, con i suoi quasi centosessanta metri di altezza, è la più alta di tutto il Tirolo. Si trova nel distretto a pochi chilometri dalla località di Ötz, che ha dato nome alla valle e, suo malgrado, all’Uomo venuto dal ghiaccio.