A noi nuovi europei, nati dalle ceneri di due guerre mondiali, spetta il compito fondamentale di evitare che anche le odierne parole di pace rimangano inascoltate.
Abstract.
Un punto di vista ancora più particolare può essere rappresentato dal ruolo che la Chiesa e il movimento cattolico trentino ricoprirono nel corso del conflitto.
Il sacrario di Redipuglia, da simbolo dell’appropriazione della memoria della Grande Guerra da parte del regime fascista a luogo d’incontro internazionale, dove riflettere sulla pace.
“L’insegnamento più tragico che ci arriva da quel lungo, previsto, cercato e sanguinoso massacro è: 'mai più guerre'”.
Benvenuto, Papa Francesco, in Friuli-Venezia Giulia e nel Nordest! Guidaci, Santo Padre, su quei sentieri di pace che soli possono allontanare il mondo dai pericolosi scenari di conflitto che incendiano pressoché tutti i Continenti.
Lo stemma di Rovereto è caratterizzato da un rovere al naturale, sradicato, con foglie verdi e frutti in campo d'oro.
Non è proprio antichissima, a vederla sembra ancora giovane, ma ha comunque superato alla grande la settantina e non si direbbe. Si tratta del nostro albero delle noci (Juglans regia) da noi tutti chiamato, da sempre, la "nogara"...
Più conosciuta come “il fungo di Daone”, la “Bora de Boaz”, continua la sua lenta agonia.
Borgo, il faggio del baron Beppe.